Tu forse pensi che tutto abbia avuto inizio qui in via S. Michele 9, dove ora ha sede La Cucina dei Colori. Devi sapere però che prima di arrivare in questo luogo accogliente che è diventata la nostra casa Peppe ed io abbiamo percorso molta strada, siamo andati incontro a molte sfide e a non poche avventure.
La nostra storia ha avuto inizio nel 2004 con i catering preparati a casa, in via Battista Grassi.
Da quella mansarda si poteva ammirare tutta Catania, sino al porto. Luogo di esordi: era stata la prima sala prove dei Denovo, storico gruppo rock italiano, e poi il punto da cui tutto è partito anche per noi. In quella mansarda nasce il nome La Cucina dei Colori: all’inizio ci sembrava un nome infantile, oggi ci appartiene totalmente. Quella sul nome è una storia a parte e prima o poi te la racconterò.
A quel tempo la mia vita si divideva tra la danza e la cucina macrobiotica. Poi sono arrivati i corsi di cucina e la Fera Bio: il mercato biologico e solidale di Catania dove offrivamo i nostri piatti. Che tempi! Ricordo ancora il catering in un lido di Fiumefreddo, alla riserva naturale di Marina di Cottone. Una festa bellissima. Per noi un vero e proprio debutto.
Nel 2007 ci fu il trasloco in via Calanna al Fortino. Un loft che conteneva tutta la nostra vita.
Era casa, scuola, Cucina dei Colori, fino al 2009. Ti confesso che quello non fu un periodo semplice, ma ci divertivamo, sperimentavamo e gli amici ci sostenevano e ispiravano. C’erano le mostre, la musica, il mercatino, le feste, i compleanni, i nostri piatti.
Ed eccoci giunti a marzo del 2009, quando abbiamo deciso di trasferirci qui in via S. Michele.
Sì, sono 10 anni che siamo qui. Dieci. Anni. Guardati intorno, tutto quello che vedi è una accurata opera di riciclo e riadattamento di ciò che avevamo nel loft. Non amiamo sprecare e soprattutto ci piace pensare che tutto abbia un’anima e porti con sé una storia.
Io e Peppe speriamo che qui tu ti senta sempre come a casa: questo posto accoglie anche la tua di anima e di storia. Ogni volta che vieni a trovarci ci fai un regalo lasciandone un po’ qui da noi, anche solo per poco tempo, qualcosa qui rimane.